sabato 28 novembre 2009

40 ANNI DI TERREMOTO DEL BELICE."E PER GRISI' CHI PARLA?"

La Sicilia immobile e con lei Monreale; mentre il mondo si evolve. Mentre ovunque alle tragedie segue una ricostruzione, a volte immediata come in Friuli, a volta lenta ma risolutiva, in Sicilia la pochezza della casta politica siciliana riesce a tenere vergognosamente aperte le ferite anche per secoli …

Si ha notizia che i sindaci dei comuni di Roccamena, Camporeale, Bisacquino, Campofiorito, Montevago, Menfi, Santa Margherita del Belice, la mattina del 26,11,2009  hanno incontrato a Montecitorio il presidente della commissione parlamentare lavori pubblici e territorio Angelo Alessandri (Lega Nord), al quale hanno consegnato il disegno di legge per definire la ricostruzione dei comuni della Valle del Belice, che hanno subito danni a seguito del terremoto del 1968.
Secondo il documento consegnato al presidente Alessandri sarebbero necessari 600.000.000,00 di euro per la ricostruzione di unità abitative private e per la realizzazione delle opere pubbliche.
Sappiamo se in quella somma sono state calcolate quelle necessarie per Grisì?
Perche il comune di Monreale deserta quasi sempre questi incontri?!! rimane un mistero, visto che nei quotidiani locali non se ne parla.

FONTE:Terremoto del Belice. E’ una vergogna, dopo 40 anni si parla ancora di ricostruzione

giovedì 12 novembre 2009

VOLONTARI DI PROTEZIONE E DIFESA CIVILE - ONLUS

Come già reso noto tramite la pagina di affiancamento creata in facebook Buongiorno Grisì, oltre che fare informazioni storico locale è anche strumento d’opportunità ed è per questo che oggi vuole informare che: a Grisì, si terrà una riunione, conferenza, con il fine di radicare un distaccamento di (Volontariato Protezione Civile) supportato da una sede di Monreale, regolarmente inscritta al registro Regionale delle organizzazioni di volontariato della Protezione Civile con la denominazione di ORGANIZZAZIONE EUROPEA VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI PROTEZIONE E DIFESA CIVILE - ONLUS -DISTACCAMENTO DI MONREALE (PA.)

I volontari sono le persone che di mestiere fanno qualcos'altro sono persone normali, con un proprio lavoro, che però hanno deciso di dedicare una parte del loro tempo per fare assieme qualcosa di utile a beneficio della collettività.
 In questo sito è possibile vedere in una cartografia tutte le sedi di volontariato della Sicilia occidentale (è possibile anche individuare l’ONLUS di nostro interesse), da domani potrebbe risultare possibile interporre e vedere l’icona raffigurante il distaccamento di Grisì ovviamente è auspicabile che le persone che aderiranno non rimarranno solamente un simbolo in una cartografia ma diventeranno delle persone impegnate su un settore che quello della solidarietà sociale.


Certo che quel giorno “da dimenticare” del 16, settembre 2009 ,quando a Grisì si abbatté quella brutta grandinata se avessimo avuto già attivo il distaccamento gli abitanti non dovevano attendere il pomeriggio del giorno dopo per vedere liberare le strade dai detriti e vedersi confortati nel ripulire le proprie abitazioni dal fango.

Bene una bozza vi è stata anticipata i dettagli possono essere ascoltati all’incontro di domani venerdì 13 intorno alle 16,30 in via Vittorio Emanuele presso sindacato D’amico.

Ritieniti Invitato, ciò non vuol dire che venire a sentire le prospettive dell’iniziativa sia impegnarsi a un’adesione anche perché si tratta di volontariato, deve essere fatto da persone disponibili, oggi fare volontariato ti ricordo che alza i crediti per bandi e concorsi pubblici.
Oltre che avere a Grisì qualcosa che hanno tutti.

sabato 7 novembre 2009

Il “Punteruolo rosso della Palma”


La piazzetta San Nicola, qui vediamo una delle due palme che sono state impiantate in occasione della realizzazione della stessa, sono le uniche palme con queste dimensioni di proprietà comunali; altre esistono ma di proprietà di privati.


Belle no!? danno sempre un effetto d’impatto ornamentale non indifferente.

Ma siamo sicuri che non siano malate? siamo sicuri se non sono state attaccate dal parassita per eccellenza che in poco tempo le compromette a livello salutare in maniera irreversibile?

Probabilmente a ognuno di noi è capitato di aver sentito dire del punteruolo rosso, di aver visto in altre città secolari palme, che anno dominato da sempre quel contesto paesaggistico, completamente stroncate con l’apparato fogliare secco ed afflosciato.

Ma come si fa a riconoscerne il sintomo dell’inefestazione? I sintomi riscontrati su Phoenix canariensis , talvolta di notevole interesse storico, inizialmente sono a carico delle foglie apicali: vista in lontananza la palma mostra asimmetrie della cima o soltanto erosioni del margine fogliare . Successivamente l’intera cima si piega, afflosciandosi su se stessa e la pianta sembra a distanza come capitozzata. Da vicino la cima appare fortemente danneggiata e in avanzato stato di marcescenza. In seguito all’avanzare dell’attività di nutrizione delle larve, l’intera chioma apparirà con tutte le foglie ripiegate verso il basso. Le palme in questo stadio d’infestazione sono già irrimediabilmente compromesse. A terra si possono rinvenire foglie con la base interessata da gallerie e rosure, provocate dalle larve del punteruolo nonché bozzoli, della lunghezza di 4-5 cm e dall’aspetto di piccole noci di cocco, e infine adulti.

Diverse azioni sono state intraprese per far fronte a questo problema e stato perfino dato lo stato d’emergenza .

Morale della favola è: sono stati adottati provvedimenti preventivi per evitare lo spiacevole episodio di vedere sparire le due uniche palme della piazzetta San Nicola di Grisì?


Alcune informazioni sono state prese come base di spunto da: Assessorato Agricoltura e Foresta Regione Sicilia.

Coniglio alla Cacciatora

Il coniglio selvatico in questo periodo di caccia aperta, specialmente per chi appassionato di caccia,è sempre a portata di mano; male che vada può sempre andarne bene anche uno acquistato nel banco del macellaio di fiducia.
questa una ricetta di solito preparata dalle nostre massaie in tempi antichi.
Quindi: un coniglio selvatico (ru furnazzu) 3-4 cipolle,-due carote-due gambi di sedano,5-6 pelati,olio extra vergine d'oliva (possibilmente proveniente da olive della c/da strasatto, proprietà Paolino D'Amico),sale,pepe,un bicchiere di vino rosso 14°alcol(ottimo quello proveniente dalla c/da lavatore).

PREPARAZIONE: Tagliare il coniglio a pezzi e farlo rosolare in una pentola a fondo spesso preriscaldata, unire il vino rosso "un bicchiere", di seguito la cipolle,i pelati,il sedano,e le carote ovviamente tagliati a pezzettini,aggiungere il sale e pepe a piacimento.
Lasciare cuocere per circa un'ora.
Servire ancora caldo e acconpagnare con lo stesso vino usato per la cottura.

venerdì 6 novembre 2009

Scuola Crocifisso e la decisione della Corte di Strasburgo


La decisione della Corte di Strasburgo con impostazione laicista si volta a rinchiudere la religione cristiana,“La sentenza disconosce il ruolo della religione, in particolare quella cristiana, promuovendo un indifferentismo religioso che è in profonda contraddizione con la storia, la cultura e il diritto del popolo italiano.
Il crocifisso nelle aule certamente uno dei più inoffensivi attacchi alla laicità dello stato e alla libertà religiosa.
Le opinioni ed i discorsi in merito a cioò sono tante Buogiorno Grisì lascia ai lettori la liberta ad aspeimere il proprio modo di pensare.

giovedì 5 novembre 2009

SUPERTRASHMAN abbiamo bisogno di TE

Supertrashman dove sei?

Avevi cominciato così bene, cercando di smentire la notizia delle valigie scomparse, pretendendo giustamente chiarimenti in merito, che altrettanto giustamente non ti sono stati dati perchè l'amministratore del blog non ha ritenuto opportuno chiarire alcunchè con anonimi. Se almeno ti fossi presentato. In ogni caso poi ti abbiamo perso, i chiarimenti non li vuoi più? Ti sei offeso? Ma dai su dopotutto i pettegolezzi, le dicerie o le maldicenze come dici tu sono sempre stati la linfa della vita per Grisì. Si sà il paese è piccolo e la gente mormora.

Ma è acqua passata. Piuttosto perchè non collabori con Buongiorno Grisì? Nel tuo settore ci sarebbero tante cose da raccontare, che potrebbero risultare utili a tutti. Potresti raccontare che tipo di lavoro eseguite e come lo eseguite, i servizi per i grisioti, spiegando come comportarsi per la raccolta riciclata. Potresti essere davvero utile, mantenendo pure il soprannome che ti abbiamo prestato, aricchendo il blog della tua presenza, che è molto importante, ma anche di notizie, tante e utili notizie. Pensaci anche perchè il tuo servizio all'interno del blog potrebbe evitare circostanze spiacevoli come raffigurato nella foto, perchè essendo del settore vedi certe cose prima di chiunque altro e quindi prima di chiunque potresti arrivare alla soluzione.

Potresti essere il Gabibbo o la Jena della situazione, ti vedo un pò come Capitan Ventosa di Striscia la notizia. Tu per Buongiorno Grisì sei Supertrashman al servizio della gente pulita, per un paese pulito. Tu raccoglierai le notizie, tu le elaborerai e tu le trasformerai in post per Buogniorno Grisì. A parte gli scherzi, PENSACI!!! Fammi sapere.

Alla prossima!

domenica 1 novembre 2009

Grisì nella Valle del Belice.

Buongiorno Grisì tra le ricerche eseguite non può fare a meno di descrivere con un accenno un’altra valle di cui la piccola Grisì e stata considerata facente parte;
 che è la VALLE DEL BELICE (area in rosso nella cartina),famosa purtroppo per il catastrofico terremoto che ha coinvolto l’intera area della Sicilia occidentale questa valle dal punto di vista sismico giace sul segmento centrale della Catena a pieghe e falde, siciliana, che secondo studiosi (Mazzoli et al.,1994) potrebbe essere il risultato post-collisionale della convergenza tra le placche dell’Europa e dell’Africa.


La Valle del Belice era considerata fino al terremoto del 1968 una delle cosiddette “aree asismiche” e di conseguenza urbanizzata con strutture fatiscenti ed edifici incapaci di resistere alle sollecitazioni meccaniche di un terremoto.
Eppure, in passato erano accaduti eventi sismici, riferiti da dati storici di sismi di mediocre entità avevano interessato la Sicilia occidentale ed aprendo la strada al “grande evento”. A partire dal 1259 al 1823 quando un terremoto causò gravi danni a Palermo interessando anche l’area che comprende Grisì, venne danneggiata l’intera costa settentrionale della Sicilia.
Anche a Corleone forti scosse si susseguirono dal 18 al 22 aprile 1845, e, un lungo e molto intenso periodo sismico, da aprile a dicembre 1876, le cui scosse più intense (25 maggio e 10 giugno) furono sentite a Bisacquino,Campofiorito, Roccamena, Piana degli Albanesi, Marineo, Mezzojuso, Prizzi e Palazzo Adriano.

Nel 1968, avvenne l’evento della Valle del Belice.....
......che causò quasi la completa distruzione dei centri abitati di Gibellina, Salaparuta, Montevago, e notevoli danni in numerosi alri centri fino ad arrivare a Grisì.
Solo da questo momento, si considerò la Valle del Belice, come una delle più importanti regioni sismiche della Sicilia occidentale.

Tutto inizia il 15 gennaio 1968 , e si caratterizza da sei principali shock con magnitudo compresa tra 5 e 5.4, materializzando l’evento sismico più forte registrato nella Sicilia occidentale in tempi storici.
Le posizioni epicentrali si distribuirono entro un’area di 550 km 2 .
Oggi a parte i terremoti distruttivi del Belice (1968) e di Palermo (1726, 1940), la sismicità della Sicilia occidentale è caratterizzata da sequenze di eventi con moderata intensità, individuata e delimitata con delle zonazioni sismogenetiche, noi siamo interessati dalla zona del settore più a nord (area di Corleone-Grisì, ZS 77a) e si manifesta con sequenze sismiche di bassa energia.
Facendo riferimento alla cartina che segue troviamo collocati graficamente eventi sismici del nord-ovest di quest’area sono anche ubicati il terremoto del 20 novembre 1954, evento principale del periodo sismico che ha interessato il territorio di Grisì, e quello del 15 gennaio 1956 (Io = V). Altro antecedente evento si è verificato nella zona di Camporeale il 3 dicembre 1909 (Io = V). Più a sud, l’area della Valle del Belice rappresenta il tipico esempio di zona riconosciuta sismica solo in seguito ai terremoti del 1968.


Oggi a distanza di 41 anni diversi paesi coinvolti sono stati dislocati e ricostruiti, altri rifatti sul posto e altri ancora nelle aree più distanti dall’epicentro convivono paradossalmente ancora oggi con famiglie in attesa di avere finanziato il progetto di ricostruzione della propria casa fra cui ne rimane purtroppo protagonista anche Grisì.

Alcuni dati e immagini sono stati rilevati come base di spunto da pubblicazioni di:
-Dipartimento di Scienze Geologiche, Università, Catania
- GNDT c/o Istituto Internazionale di Vulcanologia – CNR, Catania