lunedì 29 marzo 2010

L'antica Masseria Tornamira.Grisì

Tornamira.
Risale all'anno 1639 dal nome Joannis Vine.Tornamira dal latino Joannem Vincentium Tornamira Baronem.
Si racconta che nella masseria Tornamira vi abbia vissuto una Baronessa negli anni successivi quando la divisa venne dotata di una prosperosa masseria edificta intorno all'anno 1644.
Tale data la si legge scolpita in una volta in pietra di un'antico portone di accesso ad un edificio con il tetto crollato da almeno 20 anni.
Ancora in alto alla finestra sovrastante il portone è possibile vedere il fregio di famiglia scolpito in rilievo.


  Si dice che Tornamira è stata una masseria abbastanza popolata come lo dimostra tutto il caseggiato costituente u baghiu (corte), oggi in completo stato di abbandono e dove si possono osservare le possenti mura che in alcune parti risultano ancora resistere alle intemperie.
Al baglio si poteva accedere da due lati sempre tramite due portici uno secondario, dove è rimasto solo uo spezzone del pilastro  portante il portico.
Resiste ancora in piedi il portico principale che osservandolo appena arrivatovi davanti, presenta una geometria lineare e squadrata, Nella sua parte superiore vi è come una pensilina alle quali sopra vi si poggiava una base in marmo costituente il calpestio di un balcone oramai crollato.

La Masseria era anche dotata di un luogo di culto, una cappella di piccole dimensioni che fu oltretutto punto di riferimento per le attività ecclesiastiche della popolazione di Grisì.

Nell' altare centrale si racconta vi era un favoloso dipinto ritraente la Madonna, quest'ultimo negli anni di declino della masseria e della cappella stessa venne derubato da ignoti.
La ceppella purtroppo vittima dell'incuria ed abbandonata a se stessa oggi si presenta in completo ingiustificato stato di abbandono come lo si può osservare nelle foto riportate.








Alcuni particolari dei decori segno che un Tempo la cappella si presentava di modesti accorgimenti.



giovedì 18 marzo 2010

Nasce a Grisì il primo servizio di volontariato.

Un paese evoluto si caratterizza anche dal volontariato.

Ancor più per Grisi per il Suo diversificato territorio Considerato anche a Rischio sismico e idrogeologico. E 'Certo che i volontari, in materia di protezione civile, contribuiscono uno Migliorare la qualità della vita.

Ed è per questo Che a gennaio 2010 e Stata istituito uno Grisi il Distaccamento di Monreale dell'Organizzazione Europea Vigili del Fuoco Volontari di Protezione e Difesa Civile Che ha REGOLARE inscrizione al Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana e al Registro Regionale del Volontariato. L'organizzazione è presente in diverse città Europee, Regioni, Province e Comuni Italiani, con sede centrale di Coordinamento a Roma.

L'idea di costituire a Monreale e precisamente uno Grisi un Distaccamento è Stata voluta con lo Scopo primario di garantire Volontari con,........

lunedì 15 marzo 2010

Grisì. Arriva la bolletta del metano.

29 0ttobre2003 Assessorato all’Industria Regione Sicilia.
Grisi congiuntamente al Comune di Camporeale entra nella graduatoria dei progetti ammissibili per la realizzazione di reti per la distribuzione del metano.
Ultimo trimestre del 2009 si sono concluse, le ultime procedure burocratiche e materiali per la definizione dei contratti e la vera e propria fornitura del metano.
Febbraio 2010 le buca postale delle famiglie di Grisi vede arrivare da parte di AMG GAS S.R.L. le prima fattura del contratto di fornitura metano.
E’ ora di fare i conti! E’ ora di capire come funziona come si dovrà leggere il dettaglio dei consumi!
E qui casca l’asino!!!

È approvato che.........

sabato 6 marzo 2010

Le origini della chiesa di Grisì e il Santo Patrono.

 La chiesa SS. Cuore di Gesù,
Nel 1890 fu la nuova, chiesa per iniziativa del Sac. Natale di Bella.
La chiesa fu compita e solennemente benedetta il 4 ottobre 1897, sette anni dopo la sua costruzione, sebbene vi furono celebrate messe fin dal dal I°giorno.
Inizialmente costituita da un vano 20x5,50 mq di cui 8,29 mq occupati dall'altare maggiore, con tre altari dedicati al SS.Cuore di Gesùalla Madonna di Pompei e al Patriarca San Giuseppe.
Non vi era casa canonica.
Quindi ad una sola nave, ha una sola divisione dall'arco principale a costituire il
 Sanctos Santorum.
Inoltre vi era un confessionale di mq 1,76 ed un battistero di mq 2,56,
il campanile, sorretto da due colonne formanti l'antiporta, costituito da due campane di cui una da Kg 80 e una da kg 153,5.
Venne arredata e dotata anche di un Quadro del SS.Cuore di Gesù uno di Maria SS. di Pompei, altro a San Giuseppe, una statua di Maria SS. Addolorata un Crocifisso di media grandezza una statua di Gesù risorto (Resusceacit), una Fonte Battesimale di marmo, una Vara di legno ad urna con la statua di Gesù morto ed una Vara di legno per le processioni del venerdì Santo.
Dalle antiche scritture si evince che a quel tempo la popolazione di Grisì non ha potuto dotare di rendite la chiesa se non solo di tutto il necessario equipaggiamento e corredo.
Ovviando comunque con spontanee o tassative offerte.

L'amministrazione dei Sacramenti non ebbe una stabile giurisdizione fino a quell'epoca infatti la masseria di Grisì sebbene istituzione Gesuitica fin dalle origini non aveva una Sacra Cappella e i primi abitanti  si recavano quattro miglia distanti  nella, oramai profanata da piu' di cento anni, cappella del Tuffo (Con.da Tuffo); poi durante gli anni in quella della Cambuca ,anchessa abolita e da penultima la Cappella padronale di Tornamira (C.daTornamilla) che mancata anchessa condusse i Grisini (Grisioti) ad edificarne una a Grisì seguita poi Nel 1890 con l' attuale unica Chiesa.                   
Da li vi fù un cappellano permanente, sostenuto economicamente da una tassa testatica (a testa) annuale imposta da una commissione scelta a sorte. Ma allo scopo di assicurare in primis la certezza del culto  il prestigio del Cappellano e le spese,
venne in seguito istituita, con approvazione del Vescovo, una congregazione nominata "Del SS.Cuore di Gesù" ( I° Patrono del luogo) che aveva l'obligo di vidimare il conto annuale rendicontato dal cappellano.  

Fonte: