domenica 13 novembre 2011

Grisì, inaugurata casa famiglia.

Anche a Grisì ci si occupa del sociale; e per fare ciò è stato adibito un edificio.
  Questa nuova struttura va ad arricchire il Know-how del bagaglio culturale di Grisì   con l’obiettivo di offrire servizi sociali rivolti alla cura e sostegno per l'accoglienza di minori meno ambienti o con esigenze di carattere sociale come conseguenza di instabilità familiari.
La gestione e di tipo ONLUS, quindi una struttura privata  che si integrerà bene con il servizio pubblico locale e si avvarrà di possibili  finanziamenti publici per la gestione interna e di assistenza agli ospiti.
Tutto lo staff della casa famiglia si e’ dimostrato entusiasta dell’avvio di questo progetto.
La giornata inaugurale è poi proseguita davanti ad un folto pubblico riunito presso il nuovo locale, dove si è svolta la benedizione, Presenti all'evento  Autorità, che, con il loro intervento, hanno sottolineato l’importanza di questa iniziativa. Hanno preso la parola, oltre a un componente dello staff Giovanni Siragusa e la benedizione del Parroco di Grisì Padre Ruggero Ciavarri , il Sindaco Filippo Di Matteo, l'insegnate Gaglio Caterina che con la lettura di una lettera/preghiera, edita da Madre Teresa di Calcutta rivolta ai minori. ha auspicato nella buona condotta della struttura.
Bene lo spirito e l'opinione pubblica su l'iniziativa intrapresa.
Un "in bocca al lupo" ai gestori lo fa ed esprime Buongiorno Grisì che con questo post ne promuove e divulga la notizia,




venerdì 22 luglio 2011

Grisì. Una volta c'erano i Muli

Infatti una volta c'erano i muli per andare in campagna a zappare la vigna i contadini portavano a seguito "i saccuna di marva, la corda, che mettevano a cavallo al mulo,  per eventualmente legare "I ligna" o "U fasciu ri Erba o sudda " per rispettivamente fare il pane o governare il mulo stesso o la Vacca.
E' singolare vedere che il contadino ha sostituito il mulo con la vespa ma ha mantenuto i tradizionali equipaggiamenti ed ha provveduto oltre che alla sicurezza anche hai posti di blocco di certo differenti da quelli che si incontravano nei tempi dei muli ..
E' altrettanto singolare vedere che ancora oggi pure a Grisì ci si rechi ancora in campagna con la 
lambretta.
Di certo il mulo non avrebbe iniziato a camminare con la spinta della pedivella e con  l' acceleratore ma neanche avrebbe lasciato a piedi il contadino con la candela sporca come si percepisce nella foto.
Forse sarebbe bastato un
HAA!!  HAA!!


domenica 15 maggio 2011

Le Mammelle, un antico dolce Siciliano.

Un antico dolce tipico locale che a Grisì veniva preparato nelle giornate di festa specialmente quelle fatte in campagna in occasione della Pasquetta o del I° Maggio o 25 di Aprile.
Oggi forse non se ne conosce Più l'esitenza; non lo si fa più!!
Buongiorno Grisì qui vuole darne memoria all'insegna di una cucina tipica locale del tutto genuina; caratteristica che tutti gli ingredienti hanno!!
Infatti questi, appunto quelli di sempre: uova, zucchero, latte, lievito e farina sapientemente preparati formano la pasta che  infornata,( magari nel forno di quelle stufe a legna di una volta), sanno far lievitare questo eccezionale dolce tipico siciliano. Perché no!? "biologico" se accuratamente prepararti con ingredienti provenienti da agricoltura biologica come lo era fare dalle antiche massaie.   

Quando sfornate dopo avere atteso che si siano raffreddate non rimane altro che tagliare le forme con un coltello e spalmare uno strato di ottima crema di latte a l'aroma di cannella o vaniglia e limone di Sicilia,
con scagliette di cioccolato fondente
La crema ovviamente va spalmata ancora calda poi vi si sbriciola il cioccolato proprio sul dolce pria di richiuderlo in modo tale che si fonda ma non si sciolga totalmente.
Nella parte superiore va spruzzato un po di vino dolce ad esempio "il passito" tipo quello che veniva preparato dalle nostre parti con dell'uva passa di catarratto locale.

Quando tutte le mammelle sono state ripiene e riposte sul vassoio va data una semplice spruzzata di zucchero a velo. Nient'altro per rendere la già squisita mammella di Sicilia.

Le mammelle sono servite!!!




domenica 1 maggio 2011

Grisì a Monreale è in festa in onore del SS Crocifisso 2011.

Una festa che Grisì non vive data la distanza chilometrica da Monreale, eppure essendo residenti del comune di Monreale gli abitanti di Grisì oltre ad essere contribuenti dovrebbero sentirsi in festa anche loro.
Per meglio far capire e vivere l'atmosfera di questi giorni si inserisce un suggestivo video che ritrae alcuni momenti della processione con il crocifisso per le vie della città.



Il video realizzato da Paolo Grimaudo il 3 maggio 2009, in occasione della Festa del SS. Crocifisso

Quest'anno 2011 Grisì è partecipe a tale evento Grazie all'operato della attiva Confraternita dell'Immacolata di cui ne ha sede.
Ed inoltre, in collaborazione con la polizia municipale, con alcuni volontari di protezione civile che ha sede in Grisì Chiamata Organizzazione europea vigili del fuoco volontari di prot. civile
Questi sono giorni che debbono essere percepiti come festivi Perchè Grisì è Monreale.   

giovedì 21 aprile 2011

Grisì, una palestra per ogni fisico.


Si è tenuta oggi L'inaugurazione della nuova palestra che ha sede a Grisì dove con la flessibilità e la cedevolezza sfruttati in chiave strategica dai proprietari che hanno saputo instituite un club a Grisì. Un territorio che vedeva la mancanza di un luogo di svago dove dedicarsi al proprio aspetto fisico e mentale trovando impianti e discipline di nuova generazione.


Da oggi in Grisì chiunque può interessarsi e a praticare oltre al fitness anche al Ju Jitsu, Frequentando La palestra AKIJYAMA BUDO CLUB, pratica che porta a un arricchimento interiore dell'individuo, data la relazione intercorrente con i riti di meditazione propri del buddismo Zen.
Ma cosa è il ju jitsu?

Il Ju Jitsu è un'antica forma di combattimento di origine giapponese di cui si hanno notizie a partire dal XVI secolo la sua origine è molto più antica e sembra risalire al periodo Kanamura quando ancora si chiamava Kumi-uchi, esso apparteneva alle "Antiche arti da guerra Giapponesi" studiate dai Bushi.
La cultura guerriera radicata nella vita dei Giapponesi fu tanta da spingere i Samurai a combattere anche quando non ve n'era l'effettiva necessita.
Ciò portava a volte all'organizzazione di vere e proprie sfide in cui i migliori guerrieri si confrontavano in modo spesso cruento.

Esistevano una moltitudine di scuole dette Ryû, ognuna con la propria specialità.
 
   
La comunità di Grisì entra in stretto contatto con il Ju Jitsu o JuJutsu che significa letteralmente "Ju"  flessibile, cedevole, adattabile e "Jitsu" arte, tecnica, pratica.
Il Ju Jitsu un'arte di attacco e difesa praticata dai Samurai sui campi di battaglia e nei tornei di Arti Marziali con lo scopo di catturare, neutralizzare
e, se necessario, eliminare l'avversario con lo scopo principale della difesa personale.
 
 
 

Le immagini riproducono alcuni momenti della dimostrazione tenutasi all'aperto in occasione della inaugurazione.
 
 
Non resta altro che approfittare della comodità di avere una palestra a pochi passi da casa! 

martedì 15 marzo 2011

A cardedda, un piatto tipico Siciliano.

Quante volte ci si sente appesantiti, specialmente dopo le feste quando si è mangiato tanto e di tutto, nel più dei casi subito si pensa alla dieta a mangiare in bianco per alleggerirsi.
Ecco, a Grisì come in tante località siciliane ancora si si fa uso e beneficio delle antiche ricette.
La minestra di Cardedda.
Una semplicissima erba spontanea annuale (Gennaio-Marzo), dal gusto un po acerbo ma di benéfici effetti diuretici e digestivi.
Questa si raccoglie prelevando le punte più tenere e prima che germoglino i fiori.
 Vanno cucinati immergendoli in acqua bollente con aggiunta di sale, ad avvenuta cottura senza scolarne il cosiddetto brodo vi si aggiunge olio extra vergine di oliva.

Il piatto va consumato ancora caldo bevendone anche il brodo che aiuterà ad avere una diuresi benefica. 

domenica 13 marzo 2011

Grisì Festa al Patriarca San Giuseppe 2011

Questo il programma per i festegiamanti in occasione della solennità al II Santo Parono di Grisì  "San Giuseppe".

Mercoledì 16 marzo-“Inizio Triduo”

 Ore 17.30 S. Rosario

 Presentazione del simulacro Restaurato.

 Ore 18.00 S Messa
Giovedì 17 Marzo

 Ore 17.30 S. Rosario

 Ore 18.00 S Messa

Venerdì 18 Marzo

 Ore 17.30 S. Rosario

 Ore 18.00 Vespri solenni e S Messa

 Dopo la messa la Banda Musicale per le vie del Paese.

Sabato 19 Marzo Solennità in Onore di San Giuseppe.

 Ore 10.30 S. Rosario

 Ore 11.00 S. Messa

 Benedizione medaglione a nuovo componente del comitato.

 Benedizione e spartizione del Tradizionale Pane di

San Giuseppe.

 A messa finita Sarà sorteggiata Gratuitamente una statuetta

di San Giuseppe.

 Ore 15.30 La banda musicale per le vie del Paese.

 Ore17.30 S. Rosario

 Ore 18.00 S. Messa.

 Benedizione e spartizione del Tradizionale

“Pane di San Giuseppe”.

 Ore 20.00 Processione del Simulacro per le vie del paese,

Come consuetudine durante il percorso sarà accesa

La tradizionale “Vampata di San Giuseppe” e proiettati i giochi

La ricorrenza 2011 per la solennità del II Santo Patrono il Patriarca San Giuseppe a Grisì è stata di particolare attività.
Infatti dopo qualche anno, nell'avere messo in cantiere il restauro del simulacro, dando un giusto equilibrio nelle precedenti ricorrenze e mettendo da parte qualche somma.
Con particolare orgoglio dei componenti, tutti, del comitato (ed il santo indispensabile aiuto della cittadinanza) è stato finalmente possibile dare atto al restauro.
E' stata giusta l'occasione per addobbare a festa con delle luminarie la via della chiesa e parte del percorso della processione.
Di seguito alcune immagini che riproducono alcuni momenti durante la processione, funzione attuata per le vie dl paese che vedono attraversarsi dal Simulacro Trasportato con il faticoso ma orgoglioso sforzo fisico dei  devoti componenti il comitato di San Giuseppe seguito dal corteo massicciamente presenziato dagli abitanti di Grisì.







Un  momento di pausa e ristoro a festa dei devoti durante la processione.








venerdì 4 marzo 2011

Il carnevale 2011 di Sciacca? si ma a Grisì!

CURRITI PICCIOTTI E' CARNIRIVALI

Anche quest'anno a Grisì non ci si è perso d'animo questi gli ultimi giorni di subuglio per allestire i carri allegorici.
Sembra ci sia la volontà a far rientrare questo evento nella usanza di Grisì o forse si vuole far qualcosa per ciò.
Come al solito  maggiormente tutto nasce dal contributo offerto da ogni singolo operatore.
Non si ha la certezza se è stato fornito un contributo all'organizzazione da parte del comune, presto se ne avrà la certezza.
Ora qualche foto del carnevale 2010 seguiranno quelle della imminente manifestazione che si terrà a partire da Domenica 6 Marzo dopo pranzo.



Eccoci un po in ritardo col publicare le foto dell'evento CARNEVALE 2010 DI GRISì di seguito  alcuni persnaggi e momenti della giornata.



















mercoledì 16 febbraio 2011

Grisì entra nel mondo editoriale con "Margite" e la sua autrice:

Presentato il libro Margite,
un pomeriggio all'insegna della cultura quello di domenica 14 febbraio 2011 quando l'autrice Rossella Pica in una sala gremita di interessati ne ha ricevuto il plauso.

Un libro del quale c’era bisogno, un testo che ha dato un contributo di grande rilievo di tipo culturale ed etico alla comuità di Grisì; con esso  l'autrice sbarca nel mondo editoriale dove con linguaggio schietto, ogni poema è una meditazione. Leggendolo ed immergendosi nei testi ci si imbatte nel cuor giovane e ingenuo che sembra meditare scrivendo. Un cuore a cui nulla passa insservato, i versi dipingono mondi che sembra un quadro dove entrare e fare una passeggiata con i testi ricchi di emozioni e sentimenti che arricchiscono il vivere dell'uomo.

"Un monologo, frutto dell'idea di una donna che, chiusa tra le quattro mura del suo piccolo mondo, apre un varco nel passato che, perpetuamente, contamina di sé presente e futuro che, già al suo apparire, non è ciò che sarà ma ciò che è già stato". Così l'autrice nella nota che è la premessa al viaggio di Margite dentro se stessa, al punto di origine di un amore che è anche il nucleo del suo profondo dolore. Viaggio di una donna che "fu sciocca nel credere" anche se, nel momento stesso in cui si giudica, sa che dovrà trasformare il suo atto di accusa in un gesto di perdono verso se stessa. Così, attraverso una scrittura caratterizzata da una straordinaria immediatezza e la cui prosa sconfina spesso nella poesia, senza diventare con ciò vera e propria versi cazione, Margite racconta al lettore dei due occhi che l'hanno guardata fin dentro l'anima, i due occhi che lei ha amato e che l'hanno straziata quando si sono voltati da un'altra parte. Il dolore è stato fortissimo, come una prigione invisibile attorno al suo cuore, fino all'incontro che la rimette faccia a faccia al suo passato, per rendersi conto che forse quel dolore è stato redento, attraverso un percorso interiore di profonda presa di coscienza, che il testo documenta fin nelle più intime sfumature.

Rossella Pica è nata il 26 luglio del 1981 a Partinico. Laureata in Lettere, è studentessa di Filologia Moderna. Collabora con associazioni di volontariato. Attualmente risiede a Grisì (PA). Appassionata di scrittori siciliani, con Margite è al suo esordio letterario.

In copertina: foto realizzata dall'Autrice.

Nel caso sia di interesse l'aquisto e possibile effettuarlo online  cliccando qui di seguito Compro Margite

domenica 2 gennaio 2011

Grisì. Per la vigilia di Natale la cena è solo tipica locale!!








24 DICEMBRE.

Sono le ore 18,00 del pomeriggio e quando a Grisì l’aria di vigilia natalizia comincia a materializzarsi; la massaia è già pronta  con il suo grembiule dal tono decisamente siciliano si cimenta elle prime operazioni di cotture per la preparazione delle pietanze tipiche locali che bandiranno la tavola dove i commensali prenderanno posto.

Fuori, l’aria è fredda!!
Le vie del paese sono quasi deserte ma illuminate a festa dalle luci natalizie che ogni famiglia ha voluto appendere nel proprio uscio.
La cucina è piena di vapore e di un forte profumo di verdure lessate esse sono le protagoniste principali della cena “ i carduna “ e “i vrocculi”(i cardi e i broccoli) appena scolate vengono poste in una pirofila a raffreddare.

Nel frattempo la massaia è già intenta nella preparazione dell’altra pietanza che mai manca in questa ricorrenza “ u baccalaru, o u pisci a mmoddu” ( il baccalà), questo un pesce, che è stato messo in acqua almeno il giorno prima per fargli perdere la grande quantità di sale che vi e stato apportato per la conservazione.





Ma ecco che l’olio, rigorosamente extra vergine di oliva della Contrada Strasatto, è già caldo abbastanza, per la frittura, dopo aver infarinato il pesce viene fatto friggere finché non assuma una media doratura poi man mano posto in un contenitore dove nel fondo vi è un tovagliolo per assorbire l’olio in eccesso.

E’ ora il turno di preparare le uova anche queste di assoluta genuinità date dalle galline dell’aia campagnola di famiglia, dopo averle battute quanto basta ed aggiunto il sale  un po di pepe si unisce una parte di farina di rimacino. Quando ben amalgamata la “pastetta” la massaia vi inzuppa i Vrocculi e i Carduna per poi quando l’olio e caldo li butta dentro

per friggerli. Anch’essi verranno man mano messi in una pirofila con dei tovaglioli assorbenti.

                                       
E’ quasi pronta la prima portata di fritture viene affiancato “u pumaroru siccu”, preparato la sera precedente dato che questo risulta essere di un sapore più completo 24 ore dopo la cottura.









L’orologio ha segnato il tempo sono le 19,30 e’ ora di preparare “u cunigghiu” (il coniglio), selvaggina proveniente dalla caccia stagionale appena conclusasi a Grisì.

Infatti i colli nei dintorni di Grisì sono mediamente popolati dal coniglio selvatico.











La ricetta sarà Coniglio alla cacciatora! Due conigli tagliati a pezzi la massaia li ha posti in un tegame a base larga e fondo spesso ha aggiunto dell’olio ed a fiamma lenta,







viene fatto rosolare avendo cura di mescolarlo una volta in più, non manca l’aggiunta di sale e qualche leggero pizzico di rosmarino che quando  rosolato,







poi viene fatto evaporare del vino bianco I.G.T. in questo caso un catarratto da coltivazione biologica del territorio Monrealese e  Grisì.





Restano da aggiungere la fecola di patate e l’aggiunta di qualche cucchiaiata di pomodori pelati provenienti dalle conserve di famiglia fatte a tempo debito quando nell’orto di famiglia i pomodori non mancavano;

l’ultima fase di cottura, sapientemente, la massaia la fa con il coperchio dando i giusti momenti di mescolamento.




Nel frattempo vicino al fuoco di un vecchio camino gira il pollo che il capo famiglia sapientemente ha voluto crescere e poi preparare. E quando ancora erano le ore 3.00 del pomeriggio mise in moto il girarrosto che solo in questa occasione viene utilizzato “a vigilia ri Natali”.


Una cottura lentissima data dal calore “ri zuccareddi”( ceppi di vite) dove tra una giocata con le carte siciliane ed una spennellata con un rametto di rosmarino bagnando con un pinzimonio fatto di solo e limone tanto in tanto danno al pollo un sapore forte ma nello stesso tempo testimone della genuinità.

E pronta la tavola pronti sono i piatti : o “baccalaru” viene dato sopra uno strato di marmellata di fico ( confettura anch’essa preparata in casa sapientemente congelata subito appena finita conservando così tutti i profumi della sua freschezza).



A decoro un rametto di fiori di Finocchetto selvatico ed una chiocciola di pancetta , non devono mancare “i pumaroru sicchi” completano il piatto un crissino di grano duro con sesamo.








Lo stesso per chi vuole optare per “i carduna” e “i vrocculi”.











Finiranno di bandire la tavola


Il coniglio alla cacciatora accompagnato dalla salsina di cottura con il decoro del fiore di finocchetto selvatico.












La tavola è colma, i commensali in armonia si complimentano per il preparato si augurano che il Natale possa portare fortuna per il raccolto del futuro anno e con un brindisi fatto con uno spumante brut rigrosamante prodotto in Sicilia e precisamene dell’etna si augura un buon appetito.









Non devono mancare i formaggi locali con la tipica "Sasizza sicca" ( salsiccia essiccata cruda nelle tradizionali canne)



Come anche per il pomodoro fritto prima seccatto al sole di Sicilia e condito con un preparato di mollica olio di oliva e prezzemolo, sale.

 Buon appetito.