venerdì 16 ottobre 2009

Grisì scenario di avvenimenti storici

Nel secondo dopoguerra siciliano si manifesta il fenomeno del “movimento separatista” alimentato dall’EVIS(Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia), esso condizionò la scelta dall’ordinamento amministrativo dell’isola.
Proprio in quel periodo la Sicilia sfugge al controllo dello stato a causa del proliferarsi di bande rivoltose che scatenarono una vera e propria guerriglia contro lo stato, infatti, nel 1943 “cioè quando gli alleati sbarcarono in Sicilia” fra le tante bande, poi via via decimate, persevera la famosa banda di Giuliano che in alcuni casi si unisce ai separatisti siciliani dando vita ad una serie di assalti che vanno dal 26,dicembre 1945 al 7. Gennaio 1946, "anno in cui la Sicilia fu proclamata Regione Autonoma a Statuto Speciale all’interno della nuova
Repubblica Italiana".
Quei mesi furono un tragico susseguirsi di gravi episodi delittuosi, la maggior parte dei quali ebbe come bersaglio mortale le forze dell'ordine.

Tra gli episodi più indicativi possiamo ricordare l’assalto alla caserma di Bello lampo il 26 dicembre 1945 che dopo un violento combattimento vengono occupati i locali predando munizioni ed armi.

Il 29 dicembre i Carabinieri con un blitz sostenuto da Polizia ed Esercito fece irruzione in un capo d’istruzione per militanti  gestito dai banditi in località Caltagirone furono uccisi tre carabinieri, due soldati ed un civile. Lo stesso giorno, Totò Giuliano e la sua banda assalta la caserma dei Carabinieri di Grisì in quel tempo era ubicata nella oggi Piazzeta Vittorio Emanuele in un edificio ora ricostruito vicino all'attuale ufficio Postale, furono scene raccapriccianti racconta chi allora di giovane età da dietro il nascondiglio dove si trovava vide tramite uno spiraglio quella vicenda, si verificò una pericolosa sparatoria tra banditi e forze dell'ordine fortunantamente nessuno rimase ucciso; il 3 gennaio 1946 quella di Pioppo due giorni dopo quella di Borgetto,il 7 toccava a quella di Montelepre l’8 gennaio viene attaccata una camionetta dei Carabinieri di Partinico andarono avanti per tutto il mese di gennaio con assalti comandati sempre da Giuliano ad autobus, aziende agricole, e perfino interi centri abitati come quello di Camporeale avvenuto il 4 febbraio.
Tra le ultime vicende si ricorda la tragica vicenda di Portella della Ginestra che ha lasciato nel bubbio il vero capeggiatore.
Salvatore Giulianoviene ucciso nel 1950,si dice, dal cugino Pisciotta.

Tratto da documentazioni e racconti che interessano quel periodo.

Nessun commento: