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venerdì 24 dicembre 2010
AUGURISSIMI!!
Auguri sinceri di un buon Natale del Signore pieno di speranze e di un buon Anno 2010 pieno di certezze!
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lunedì 20 dicembre 2010
Da Grisì... Buon Natale.
Con le foto della natività allestita sotto l'altare della chiesa di Grisi " Buongiorno-Grisì" Augura a tutti voi
Un Buon Natale.
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mercoledì 15 dicembre 2010
LUCI (DI GRISI') A SAN SIRO
La scala del calcio il 4 di dicembre del corrente anno, ospita la partita casalinga del Milan contro il Brescia. Lo stadio non è pieno, conta poco più di 40mila persone, la partita, molto bella finisce 3-0 per i rossoneri di capitan Pirlo e company.
Sotto alcune immagini scattate durante il riscaldamento, il saluto iniziale delle squadre e alcuni momenti dell'incontro (punizione di Pirlo).
Il freddo è pungente, si gioca in notturna, la partita ha inizio alle 20.45, ma ciò nonostante 40mila persone sono presenti a supportare i giocatori del Milan.
Il freddo è pungente, si gioca in notturna, la partita ha inizio alle 20.45, ma ciò nonostante 40mila persone sono presenti a supportare i giocatori del Milan.
Questo post però non è per raccontare la cronaca di una partita di calcio, ma per segnalare sugli spalti freddi e gelati, la presenza tra i 40mila presenti, di due grisioti dai volti familiari, in visita parenti nella provincia di Varese, che hanno sfruttato l'occasione unica e rara di essere presenti, almeno per una volta, all'interno dello stadio tra i più belli e più famosi al mondo.
Infatti la reazione è stata, una volta all'interno dello stadio, quella dei "picciriddi priati", felici di aver ricevuto un fantastico regalo, con la voglia di raccontarlo a tutti attaccati al cellulare per telefonare agli amici e parenti più cari.
Alla prossima.... ispirazione!
domenica 28 novembre 2010
Grisì..?? Ora in tanti lo conoscono e sanno dove è.
Carissimi Grisini, onorevoli lettori.
Quante volte ci siamo sentiti dire, anche da persone che vivono in paesi vicini, "Grisì"??? ma dove è, mai visto, mai andato, non ne conoscevo l'esistenza dove si trova?
Oppure: "ma chi c'è" , sarà "nicu nicu" ( cosa c'è sarà piccolo).
Ed ognuno di noi un po nella vergogna un po nell'imbarazzo cerca di far capire all'interlocutore (ignaro della esistenza di Grisì) dove è localizzato il paese magari prendendo come coordinate le tre località limitrofe( Alcamo,Partinico,San Giuseppe Iato) per dare una idea che al centro dei loro territori tra le colline vi dimorano le abitazioni dei Grisini che danno vita al centro abitato di Grisì.
Chi di noi non ha vissuto questa esperienza? Magari il primo giorno di scuola alle superiori oppure durante una vacanza in altre province o regioni?
Nel mondo del lavoro?
E' scontato che tutti gli abitanti di Grisì di ogni generazione abbiano vissuto questa imbarazzante situazione.
Nulla di cui vergognarsi!
C'e sempre una svolta ad ogni cosa o situazione.
Buongiorno Grisì come sito ha voluto in un qualche modo svestire gli abitanti di questo imbarazzo dell'abitare in un paese che in pochi conoscono cominciando a far sbarcare la parola Grisì nell'indice del maggior motore di ricerca di internet quali "Google", infatti scrivendone il nome sulla finestrella di ricerca si ottengono subito
Circa 12.800 risultati in 0,16 secondi dove il blog "Buongiorno-Grisì.blogspot.com" viene fuori nelle prime voci dopo il link di
Ma non finisce qui.
Grisì Grazie al blog che state leggendo e stato visto attraverso le foto e letto con gli argomenti che tratta in diverse parti del mondo come lo si può notare nell'immaggine dell'emisfero di sotto riportata ritraente proprio la attuale situazione dei report delle visite che il Sito buongiorno Grisì ha ricevuto.
Quando qualcuno sta osservando tramite Google earth la parte di Sicilia che interessa il territorio strettamente vicino a Grisì non potrà fare a meno di imbattersi nelle foto dei suoi territori, vie, piazzette, vedute e colture che il blog ha voluto caricare.
Resta il fatto che Grisì rimane una piccola borgata che d'estate soleggia tra le colline ell'agro monrealese e strizza le spalle dal freddo che vi veglia nei pochi mesi d'inverno che vi fa.
Una cosa certa è che gli animi della gente che vi vive sono caldi o freschi nei due casi climatici
basterebbe un po di impegno in più per mettere fine alla vergogna di viverci solo perché è un piccolo paese di poca notorietà e un grosso sforzo renderlo noto quanto basta anche da farne uno sbocco lavorativo.
Buongiorno -Grisì dal canto suo ha messo in atto la formula raccogliere le informazioni inerenti il luogo e divulgarle nella più grande realtà dell'epoca INTERNET.
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domenica 14 novembre 2010
Grisì, e' tempo di Fico D'india! o meglio, Scuzzulati.
La pianta di fico d'india originaria del Messico venne introdotta nel mediterraneo ai tempi degli esploratori quali Cristoforo Colombo.
La pianta ha trovato un abitat ideale in Italia specialmente nei paesi più a sud fra i quali principalmente in Sicilia.
Il proliferasi delle piantaggioni oltre che dai coltivatori fu agevolato dagli uccelli che mangiandone i frutti disperdevano i semi in diversi punti.
Il fico d'india è un frutto che contiene un alto tasso di vitamina C.
Il lettore potrebbe dire ma se il frutto matura a settembre durante la vendemmia perché se ne parla in Novembre?
Bene già dal titolo se ne può trarre la risposta. Infatti a Grisì come in altre località nel periodo prima dell'invaiatura del fico d'india ogni singolo coltivatore se vuole decide di far cadere a terra tutti i frutti. Con questo metodo, (scuzzulati), la pianta a sua volta produrrà ancora altri frutti ritardandone la crescita che si protrae sino a novembre divenendo più grossi e saporiti.
La pianta ha trovato un abitat ideale in Italia specialmente nei paesi più a sud fra i quali principalmente in Sicilia.
Il proliferasi delle piantaggioni oltre che dai coltivatori fu agevolato dagli uccelli che mangiandone i frutti disperdevano i semi in diversi punti.
Tradizionalmente come ancora ora il Fico D'india o Ficodindia è un ottima colazione per gli agricoltori Siciliani che nelle prime ore mattutine, quando ancora fredde dalle basse temperature della notte, ne assaporano il grado zuccherino che rilasciano al palato.
L'usanza del farne uso a colazione nasce anticamente quando i proprietari delle vigne durante la vendemmia, periodo in cui il fico d'india matura, lo offrivano ai vendemmiatori con lo scopo di saziarli così che non mangiassero troppa uva durante la raccolta.Il fico d'india è un frutto che contiene un alto tasso di vitamina C.
Il lettore potrebbe dire ma se il frutto matura a settembre durante la vendemmia perché se ne parla in Novembre?
Bene già dal titolo se ne può trarre la risposta. Infatti a Grisì come in altre località nel periodo prima dell'invaiatura del fico d'india ogni singolo coltivatore se vuole decide di far cadere a terra tutti i frutti. Con questo metodo, (scuzzulati), la pianta a sua volta produrrà ancora altri frutti ritardandone la crescita che si protrae sino a novembre divenendo più grossi e saporiti.
Sappiamo che nella buccia questi sono ricoperti di sottilissime e dolorose spine , Vediamo nella sequenza di foto come procedere a sbucciarle senza procurarsi punzonature.
La prima cosa da fare è metterle sotto acqua corrente per qualche minuto e poi riporle in un piatto.
dopo averle fermate con una forchetta......
ne vengono tagliate le estremità....
Si pratica un taglio trasversale facendo attenzione a non intaccare la polpa interna....
Viene così aperta la buccia sempre con l'ausilio del coltello....
ovviamente da tutte e due i lati...
ed ecco pronta la fico d'india sbucciata senza essere stata toccata con le dita e senza essersi spinati.
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sabato 23 ottobre 2010
Grisì, la pasta di mandorle, le formine e la frutta martorana.
a Grisì si comincia a pensare anche alla preparazione della pasta di mandorle tradizione oramai diffusa in tutta la Sicilia attuata in occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti "i morti".
Questa una tradizione originata tanti anni fa da un convento nei pressi di Palermo dalle quali la pasta ne ha preso il nome "Martorana".
Le suore di clausura preparavano dei dolci di marzapane per la commemorazione dei defunti, dandovi la forma di frutta e verdure da farla sembrare vera.
La pasta di mandorle si prepara con mandorle finemente triturate unite allo zucchero così detto palpabile e aggiunta di miele. L'impasto viene amalgamato con albume d'uovo ed aromatizzato con fiori d'arancio e vaniglia.
Vi sono due diversi modi di preparazione: se l'impasto si prepara a freddo si ottiene la Pasta di Mandorle;
se si prepara a caldo, a bassa temperatura fino allo scioglimento dello zucchero ottenendo così il Marzapane.
Ingredienti:
1kg di farina di mandorle
1 kg g di zucchero
100 g di glucosio
coloranti per dolci
gomma arabica ( per lucidare)
"Proprio il 2 Novembre cade in Sicilia una ricorrenza che ha un valore culturale e rituale del tutto particolare: il giorno dei morti. Nel giorno della solenne commemorazione dei defunti i siciliani sono soliti andare a visitare le tombe dei propri cari defunti,e i cimiteri si riempono così di fiori e persone in preghiera.
Nella notte tra l'1 ed il 2 novembre si racconta infatti che le anime dei morti possano tornare nelle loro case a trovare i propri cari in vita portando ai bambini dei doni.I morti lasciano la loro dimora e scendono in città a rubare ai più ricchi pasticciceri e mercanti doci,vestiti,giocattoli nuovi,con l'intenzione di donarli ai fanciulli loro parenti, che siano stati buoni nell'anno e li abbiano devotamente pregati, c'è chi lascià sui davanzali un cero acceso, per far luce ed accoglierne il passaggio. La festa ha un origine e significato che si collegano certamente ad antichi culti pagani e al banchetto funubre un tempo comune a tutti i popoli indo-europei ,di cui si ha ancora un ricordo nel "consulu siciliano"(era il pranzo che i vicini di casa offrivano), dopo che il defunto era tumulato, ai parenti che avevano trascorso il tempo a vegliarlo.
In questi giorni le città si riempono cosi di fiere e mercati dove è tradizione acquistare i regali e che si svolgono in morte parti della Sicilia.
I regali vengono poi tradizionalmente nascosti in casa e trovati dai bambini, al mattino presto, con una sorta di caccia al tesoro.
Oltre a giocattoli, esiste l'usanza di regalare scarpe nuove tavolta pieni di dolcetti, come i particolari biscotti chiamati ossa di morto e la frutta secca, biscotti e cioccolattini, la frutta di martorana e i pupi di zucchero.
Fonte : Gazzetta del sud "
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mercoledì 29 settembre 2010
A Grisì le reliquie di SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQHE.
Grisì assieme ad altre due località ricadenti nella Diocsi di Monreale è sede di una chiesa dedicata al SS.Cuore di Gesù.
Quindi, tre, le chiese dedicate alla devozione del Sacro Cuore di Gesù.-Esse a breve ospiteranno per alcuni giorni le reliquie provenienti dalla Francia di Santa Margherita Maria Alacoque.
Le date di permanenza nella chiesa di Grisì vanno dal 11Novembre 2010 al 13 Novembre 2010.
Ma chi è stata Margherita Maria Alacoque?
Essa visse nel XVII secolo e da monaca e mistica cattolica francese alle quali apparizioni del Sacro Cuore di Gesù la portarono ad istigare al culto della devozione e della festa del Sacro Cuore. In onore a questo culto fu edificata una "oggi famosa" basilica del Sacro Cuore in un quartiere di Montmartre in Francia. Dove cosa ancora più particolare a livello storico di questa Santa e che ancora oggi il suo corpo è rimasto conservato presso questa Basilica in maniera del tutto incorrotta.
L'avere le reliquie all'interno della chiesa di Grisì, E' un evento non di certo da trascurare che di sicuro sarà motivo di orgoglio per ogni singolo abitante di Grisì vedere nella propria chiesa una manifestazione e un momento di profondo culto che va ricordato negli anni e se il caso commemorato con una lapide in marmo che ricorda tale evento.
Quindi, tre, le chiese dedicate alla devozione del Sacro Cuore di Gesù.-Esse a breve ospiteranno per alcuni giorni le reliquie provenienti dalla Francia di Santa Margherita Maria Alacoque.
Le date di permanenza nella chiesa di Grisì vanno dal 11Novembre 2010 al 13 Novembre 2010.
Ma chi è stata Margherita Maria Alacoque?
Essa visse nel XVII secolo e da monaca e mistica cattolica francese alle quali apparizioni del Sacro Cuore di Gesù la portarono ad istigare al culto della devozione e della festa del Sacro Cuore. In onore a questo culto fu edificata una "oggi famosa" basilica del Sacro Cuore in un quartiere di Montmartre in Francia. Dove cosa ancora più particolare a livello storico di questa Santa e che ancora oggi il suo corpo è rimasto conservato presso questa Basilica in maniera del tutto incorrotta.
L'avere le reliquie all'interno della chiesa di Grisì, E' un evento non di certo da trascurare che di sicuro sarà motivo di orgoglio per ogni singolo abitante di Grisì vedere nella propria chiesa una manifestazione e un momento di profondo culto che va ricordato negli anni e se il caso commemorato con una lapide in marmo che ricorda tale evento.
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lunedì 27 settembre 2010
Grisì traino del turismo Monrealese? Perché no!
D’altronde Buon giorno Grisì non è il solo a crederci, c’è qualcun altro, che da un decennio lavora la campagna al fine di ottenerne i frutti e tutti i suoi derivati.
Laura Bargione, la titolare dell’azienda Marisco’.
L’azienda Mariscò, presso la contrada Cambuca, azienda che coltiva biologico, che produce olio DOP e vino di altissima qualità e prodotti derivati ortofrutticoli, quali marmellate, sugo, che confeziona e commercializza.
Una struttura che non è solo sede aziendale, ma centro di ospitalità turistica, dotata di camere doppie e singole, sale ristoranti interne e all’aperto con la formula del B&B.
U’azieda tanto giovane che a Grisì nessuno, almeno il 99%, sapeva dell’esistenza di questo posto. Gli invitati di una festa di compleanno della sera del 24 di Agosto dell’anno in corso, sono rimasti a bocca aperta e molto sorpresi alla vista della struttura adornata dalle palme. Di solito siamo abituati a vedere simili posti fuori da Grisì, in altre località. Testimonianza, questa, che nessuno crede che Grisì possa essere una piccola località con un forte indotto turistico.
Di certo tanta fatica e tempo da dedicare, in questo posto per avviare, rinnovare, per lavorare salvaguardando un patrimonio territoriale potenziale passaggio di molti turisti.
Ma una concreta risposta e dimostrazione che alla fine si otterrebbero luoghi che risalterebbero le potenzialità locali , quindi, di essere il traino del turismo Monrealese,c’è la dà Mariscò che come le formiche, mesta umiltà, senza pretese, lavorano, mettono le mani in pasta, producono e salvaguardano il territorio.
Complimenti Laura e famiglia Bargione . Questa è una grande testimonianza del “credere in quello che si fa, nell’obiettivo da raggiungere, nella fiducia riposta in se stessi e nella propria operosità”.
www.marisco.it
Laura Bargione, la titolare dell’azienda Marisco’.
L’azienda Mariscò, presso la contrada Cambuca, azienda che coltiva biologico, che produce olio DOP e vino di altissima qualità e prodotti derivati ortofrutticoli, quali marmellate, sugo, che confeziona e commercializza.
Una struttura che non è solo sede aziendale, ma centro di ospitalità turistica, dotata di camere doppie e singole, sale ristoranti interne e all’aperto con la formula del B&B.
Luogo per feste di qualsiasi tipo, un ottimo posto per ritrovare se stessi nel più completo relax, immerso tra i profumi degli ulivi e delle viti, godendo di un panorama da favola sulla valle dello Jato, con il lago Poma, una buona parte del golfo di Castellammare, le città di San Giuseppe Jato e di San Cipirello che sorgono ai piedi del monte Jato ed alle spalle il monte Campana.
Insomma non manca proprio niente!
Di certo tanta fatica e tempo da dedicare, in questo posto per avviare, rinnovare, per lavorare salvaguardando un patrimonio territoriale potenziale passaggio di molti turisti.
Ma una concreta risposta e dimostrazione che alla fine si otterrebbero luoghi che risalterebbero le potenzialità locali , quindi, di essere il traino del turismo Monrealese,c’è la dà Mariscò che come le formiche, mesta umiltà, senza pretese, lavorano, mettono le mani in pasta, producono e salvaguardano il territorio.
Complimenti Laura e famiglia Bargione . Questa è una grande testimonianza del “credere in quello che si fa, nell’obiettivo da raggiungere, nella fiducia riposta in se stessi e nella propria operosità”.
www.marisco.it
martedì 7 settembre 2010
Arriva qualche risultato.
Questo blog è nato circa un anno fà con l'intento di rendere nota la piccola Grisì.
Oggi oltre il traguardo dei gentili 6000 visitatori anche da nazioni diverse, il blog si trova ad essere linkato nella voce "Monreale" di Wikipedia. Infatti nella voce Frazioni vengono riportate le informazioni raccolte e publicate da Buongiorno Grisì con il link di riferimento.
Cosa importante non di certo trascurabile, è che porterà ancora altri visitatori. Essi ,interessati alla nostra famosa Monreale, scopriranno anche questa frazione e le sue peculiarità.
In un progeto per Grisì proiettato al grande traino del turismo monrealese penso in qualità di autore di Buongiorno Grisì che ogni singolo abitante si debba convincere all'idea di quel traino, oggi visto come utopia, ma via via può anche trasformarsi in un percorso volontario; integrato a quello che ogni turitsa vorrebbe fare visitando Monreale ma anche il suo territorio.
Io continuerò a crederci.
Oggi oltre il traguardo dei gentili 6000 visitatori anche da nazioni diverse, il blog si trova ad essere linkato nella voce "Monreale" di Wikipedia. Infatti nella voce Frazioni vengono riportate le informazioni raccolte e publicate da Buongiorno Grisì con il link di riferimento.
Cosa importante non di certo trascurabile, è che porterà ancora altri visitatori. Essi ,interessati alla nostra famosa Monreale, scopriranno anche questa frazione e le sue peculiarità.
In un progeto per Grisì proiettato al grande traino del turismo monrealese penso in qualità di autore di Buongiorno Grisì che ogni singolo abitante si debba convincere all'idea di quel traino, oggi visto come utopia, ma via via può anche trasformarsi in un percorso volontario; integrato a quello che ogni turitsa vorrebbe fare visitando Monreale ma anche il suo territorio.
Io continuerò a crederci.
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lunedì 16 agosto 2010
La festa del SS Sacro Cuore di Gesù.
I Festeggiamenti in onore al SS Cuore di Gesù, cominciano quando la amattina alle sette la comunità si sveglia allo scoppio dell'alborata che apre la ricorrenza dei tre giorni 16,17,18 Agosto dadicati al Santo Patrono Di Grisì.
Le immaggini che ritraggono alcuni momenti delle giornate di Festa.
La Chiesa
La Vara con il SS Cuore.
Alcuni momenti durante la processione per le vie di Grisì.
La via Sacro Cuore Di Gesù con le luminarie
Il ritorno in chiesa
Non resta altro che guardarsi i giochi pirotecnici dell'evento.
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martedì 6 luglio 2010
A Grisì; la Riserva Naturale che salva un'altra Riserva sul monte Bonifato.
E' già luglio,
e in Sicilia purtroppo il caldo torrido che investe le sterpaglie innesca un fenomeno "il fuoco"; esso tante volte o il piu' delle volte, anche se naturale, è esito di incoscienza umana assumendo quindi quella forma o sembianza che l'uomo ha ben nominato "la piromania".
Ma cosa c'entra tutto questo; ci si può chiedere in un blog che parla di un determinato paesaggio che è quello che circonda Grisì?
Bene il titolo di questo post ed alcune foto ci aiutano un po a capire il fine.
L'unica riserva vicina a Grisì è quella del Lago Poma infatti esso oggi è stato utilizzato come punto di rifornimento d'acqua di due Canadair antincendio che correvano nel cielo facendo da spola fra il monte Bonifato di Alcamo e passando dalla cima del Monte Campana di Grisì si calavano poi facendo una curva che li portava in una traiettoria che dal ponte andava in direzione dei due bastioni di sbarramento.
Dopo aver affiorato il livello dell'acqua facendone così rifornimento si rialzavano in volo virando ancora una volta verso Monte Bonifato per spegnere un vasto incendio che ha invaso il suo versante ovest costituente la riserva Naturale Bosco di Alcamo, area sovrastante la città di Alcamo, protetta dalla Regione Sicilia.
Lo scenario di tale operazione pur di drammatico episodio nei confronti della natura ha dato a Buongiorno-Grisì quell'imput di riprendere alcuni momenti sopra descritti con degli scatti fotografici anche se non di grande risoluzione ma comunque di suggestivo risalto su un paesaggio non di certo indifferente come quello del lago Poma.
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domenica 27 giugno 2010
Le piante officinali di Grisì. L'asparago del monte Campana.
Asparagus acutifolius - A. albus Fam. Liliaceae.
In dialetto, Sparaciu o Sparaciu jancu.
E una pianta erbacea che è possibbile raccogliere liberamente o Castiddazzu di crescita annuale, perennante caratterizzata da un rizoma sotterraneo da cui emergono i giovani germogli denominati "turioni", di impiego in via primaria culinario per piatti tipici locali e siciliani, a tutti è nota la gustosa "frittata con asparagi".
Le foglie sono piccole, di aspetto aghiforme, di colore verde chiaro, ma in verità trattasi di rametti trasformati, ed assolventi alla funzione clorofilliana. I fiori sono bianchicci, solitari, emergenti all'ascella dei rametti e di forma campanulata.
L'asparago, sia quello comune che quello bianco, sono specie spontanee abbastanza diffuse alle zone altomontane come nel caso del Monte Campana di Grisì.
La pianta va raccolta in autunno-inverno.
A livello officinale ha Proprietà diuretiche, Sedative del cuore e contro l'obesità.
Per la Diuresi: far bollire 40 gr. di radici in 100 ml. di acqua e consumare a piccole dosi durante il giorno; lontano dai pastinon zuccherare.
E' un ottimo sedativo del cuore: far bollire 60 gr. di rizomi in 1 litro di acqua e consumare 3 bicchieri al giorno; il sapore può essere corretto con lo zucchero.
Per ladieta e contro l'obesità: far bollire 60 gr.di radici in 1 litro d'acqua e consumare diverse volte al giorno.
Ha effetto diuretico e fa eliminare i liquidi in eccesso.
Foto di: turioline.it
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Paesaggio info locali
martedì 15 giugno 2010
La vite coltivata. "Grisì".
Già a Giugno a Grisì e in particolare nella sua campagna è possibile osservare ed apprezzare il significato di quello che è l'amore versato per la terra.
Ogni singolo coltivatore ha già dato il suo tocco di rifinitura ai filari.
Ha donato e dimostrato l'attenzione dovuta alla vite, affinché possa dare vita ai grappoli che appena ingrossati e maturi prenderanno le sembianze di ogni singola varietà di cui il ceppo è stato innestato.
Da ora in poi non rimane altro che preservare la pianta ed i suoi polmoni "le foglie", ed in primis i teneri grappoli da tutti quelli che sono i parassiti ed i funghi sempre in agguato nell'infestare la vigna, anche in una sola mattinata di umidità che, se non presa in tempo, può seriamente compromettere il risultato finale della siciliana vendemmia 2010 di Grisì .
Ogni singolo coltivatore ha già dato il suo tocco di rifinitura ai filari.
Ha donato e dimostrato l'attenzione dovuta alla vite, affinché possa dare vita ai grappoli che appena ingrossati e maturi prenderanno le sembianze di ogni singola varietà di cui il ceppo è stato innestato.
Da ora in poi non rimane altro che preservare la pianta ed i suoi polmoni "le foglie", ed in primis i teneri grappoli da tutti quelli che sono i parassiti ed i funghi sempre in agguato nell'infestare la vigna, anche in una sola mattinata di umidità che, se non presa in tempo, può seriamente compromettere il risultato finale della siciliana vendemmia 2010 di Grisì .
Dove c'è la vita c'è sempre stata la vite !
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mercoledì 5 maggio 2010
San Giuseppe, il Patriarca di Grisì e la sua festa.
E' ritenuta la festa tradizionale più vicina alla gente di Grisì dopo di quella del Patrono, infatti, SAN GIUSEPPE è considerato il II Patrono di Grisì.
Assieme al SS. SACRO CUORE DI GESU' e alla MADONNA DI POMPEI gli fu dedicato un altare fin dal primo giorno quando nel 1890 fu aperta la nuova chiesa ad oggi l'unica di Grisì..
San Giuseppe ritenuto simbolo della castità è quindi tutore delle ragazze che in tante vi si raccomandavano per trovare marito egli è una delle figure più care alle famiglie, ed è uno dei beati ritenuti più potenti per la concessione delle grazie in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, e dei lavoratori (agricoltori nel caso di Grisì) che da sempre sono i principali promotori della sua festa. E' stato ritenuto dagli abitanti di Grisì il Santo protettore delle famiglie e come tale da sempre nella ricorrenza del 19 Marzo di ogni anno è usanza festeggiarlo con i riti religiosi con la vampata la processione di tutti i cittadini dietro la vara con il santo trasportata a spalle per le vie del paese.
Tradizionalmente veniva acceso un grande falò "A VAMPATA" in ricordo di San Giuseppe che patì il freddo nella grotta di Betlemme; questa veniva accesa nella oggi chiamata Piazzetta San Nicola quando ancora era solo uno spiazzo sterrato e appena arrivatovi con la processione veniva appiccato il fuoco facendo rivivere uno straordinario mondo di serenità con l'auspicio che San Giuseppe, Padre della Provvidenza, apportasse prosperità e abbondanza nei raccolti del nuovo anno.
La carbonella prodotta dalla Combustione dei legni "i Sarmenti"costituiva un vero sollievo poiché poi veniva raccolta per essere utilizzata nei bracieri contro il freddo della stagione ancora rigida in questo periodo dell'anno.
Negli anni trascorsi venne naturale e necessario istituire una congregazione di persone che si prendè l'impegno che tutti gli anni avrebbe trasportato la vara di San Giuseppe e onorato il santo organizzando una festicciola, facendo produrre del pane caratteristico con forme particolari della tradizione che appena benedetto veniva donato alle famiglie. Vennero in seguito apportate alcune novità come l'esplosione di un gioco di artificio durante il percorso della processione subito dopo la vampata, l'affissione di archi ornamentali per le vie del paese, la banda musicale.
Ancora oggi a Grisì si mantiene questa devozione e tradizione tanto che agli originali componenti della congregazione ora in buona parte ultra settantenne si sono uniti nuovi componenti di giovane età per dare spalla all’organizzazione di questo evento e far si che venga tramandato nelle generazioni future cosi da culturalmente marcare ancor più il culto religioso.
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martedì 20 aprile 2010
I muffuletti di Sicilia nel forno a legna.Grisì!
Una ricetta su come fare i muffuletti di Sicilia.
I Muffuletti detti anche "Facci ri vecchia" perchè dopo cotti assumono una brutta forma come il viso di una vissuta donna di età avanzata appunto una "vecchia".
Sono dei caratterstici panini cotti negli antichi forni di famiglia.
Sono dei caratterstici panini cotti negli antichi forni di famiglia.
La loro preparazione è molto semplice e veloce infatti: dopo avere impastato la farina con acqua e lievito, appena fatta lievitare, vengono preparati i panetti con le mani in una superfice precedentemente ricoperta di farina e con l'azione delle punte delle dita si allarga la pasta come lo si può notare nella foto.
Appena pronti non resta che, con la pala da pizza, infornare i panetti ed attendere che siano cotti con una certa doratura.
Mentre ancora caldi e appena sfornati vanno conditi con dell'olio exstra vergine di fresca molitura d'oliva e sarde salate oppure delle melenzane grigliate condite con del pinzimonio e pomodori maturi .
Non deve mancare l'origano ed un buon bicchiere di vino rosso IGT SICILIA.
lunedì 19 aprile 2010
Il Finocchetto selvatico del Monte Campana Grisì
A tavola questa volta con una contadina ricetta dove viene usato il finocchietto selvatico "u finocchio sarvaggiu".
Alla genuinità della natura si unisce la semplicità di una ricetta contadina a volte definita povera ma ricca di vitamine come quelle contenute nelle lenticche e nel profumatissimo Finocchetto selvatico "ru Castiddazzu", ru Strasattu, ra Cammuca tutte contrade dell'agro di Grisì.
Marzo, Aprile, Maggio, questi i mesi migliori per trovare i teneri germogli sbucciati dai legni della scorsa stagione che nelle attese giornate di bello si vedono lanciarsi verso l' oramai cielo di colori primaverili, infatti questa pianta riesce a raggiungere anche altezze di quasi due metri.
Ai suoi piedi, nel ceppo, tra la fresca erbetta oramai cresciuta si possono tagliare i nuovi e teneri germogli di finocchetto selvatico che ripulito dai rametti piu esterni si presenta come lo si vede nelle foto riportate.
In questo periodo ogni capo famiglia rientrando dalla faticosa giornata di lavoro tra le vigne non si dispiace di chinarsi ancora una volta per raccogliere questo prodotto naturale (sicuramente incontaminato) che poi verrà usato per preparare almeno una pietanza che abbia come base appunto "u finocchiu sarvaggiu".
Svariate sono oramai le ricette che riportano questa pianta come ingrediente più o meno complicate, Buongiorno Grisì in questo post cercando di risaltare la semplicita della umile e comune vita di Grisì vi dascrive una semplice ricetta come segue:
Pochi gli ingredienti da usare e con dosi a discrezione di chi cucina: Appena in ebollizione l'acqua nella pentola che si userà per la cottura della pasta, vi si buttano, tagliati a pezzetti i rametti più chiari e teneri accompagniati ovviamente anche da quelle che sono le foglie se cosi si possono chiamare visto la loro particolare forma.
Quando ritenuti cotti, ( alcuni bolliscono i finocchetti in un primo momento), non retsa che buttarvi la pasta; il consiglio è quello di usare uno spaghetto rotto a mano in pezzetti di circa 3/4 centimetri preferibilmente pasta di Grano duro di Sicilia .
Nel tempo che la pasta venga cotta si frullano le lenticche che prima erano state cucinate in modo da renderle come una pasta omgenea magari condite con delle carote lesse o anche dei borlotti se si vuole; il sale al palato!
Non resta che attendere la cottura della pasta che dopo aver tolto una parte dell'oramai brodo, magari filtrandolo, così da recuperare il finocchetto selvatico vi si aggiungo le linticche frullate a piacere in modo da rendere ben colorito il piatto che va servito in tavola dopo aver aggiunto un buon flio d'olio di oliva exstravergine ovviamente proveniente dalle piante coltivate in territorio di Grisì. Ed ecco come si presenta agli occhi dei contadini un bel piatto colmo di Minestra con il finocchetto selvatico di Grisì.
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