sabato 2 gennaio 2010

Il pranzo Biologico, tipico a Grisì per Capodanno.



Buongiorno Grisi,PUÒ non fare a meno di descrivere un pranzo all'insegna del tipico e biologico in questo caso del Capodanno, con i piatti che tradizionalmente si preparano. Chi non mangia bene per il Primo dell'Anno? Specialmente in Italia, Soprattutto in Sicilia.

A Grisi si rispetta ancora la locale tradizione culinaria, infatti, tutti in famiglia si adoperano per la buona riuscita del pranzo di Capodanno. Tanti sono i particolari e dettagli presi in considerazione à cominciare dall'ambiente in cui tutti i commensali prenderanno parte al pranzo, che viene scaldato di buon'ora, con il calore emanato dalla combustione di ceppi di vite vecchia di almeno un  venti anni  chiamati in dialetto locale "i zuccareddi",in una stufa o camino riaccesi per l'occasione, e al momento opportuno, la brace (u luci) servirà per grigliare o arrostire il secondo piatto.
Altro dettaglio importante la tovaglia con la quale si apparecchia la tavola, rigorosamente di colore rosso, ricamata a mano, magari dalla bisnonna, facente parte della dote che si ricevette all'epoca del matrimonio, ricami che si riferiscono al periodo storico in cui sono stati eseguiti, Di immenso valore specialmente affettivo, quindi, utilizzata solo nelle grandi occasioni, come questa.
Gli antipasti vengono preparati con il massimo della cura e delle attenzioni utilizzando

principalmente prodotti tipici provenienti sia dalla privata campagna appena raccolti se di stagione, che sotto forma di conservazione. Il tutto facendo riferimento alle ricette tramandate in generazione in generazione.
Nella foto Un'immagine di Filetti di Melenzane (Milinciani signorine) Rigorosamente coltivate nella terra di famiglia e conservate sotto aceto, con aceto prodotto in casa da vino di uve Catarratto, condite con olio extravergine di oliva e peperoncino a pezzi (Pipareddu).

ecco (L'Alivi nivuri à passuluna) Le olive nere "di grandi dimensioni" (Minni ri Vacca), preparate appena mature e dopo stese ad asciugarsi al sole di ottobre che a Grisi sà essere abbastanza caldo, e poi salate e messe sotto olio extra vergine per poi finire in queste tavole.
Non possono mancare le bruschette di pane, prodotte nel vecchio forno della casa di campagna, condite con gli ultimi pomodorini Raccolti Nelle rimanenti piante (n'cannate) Aggrappate ai tutori di canna che le sostengono in alto fino al tardo dicembre, accompagnate dai formaggi ................
............... profumatissimi giovani e stagionati di pecorino (u tumazzu) prodotto dagli allevatori che hanno portato i propri greggi a pascolare nei terreni di Grisi.

Tra i salumi di comune consumo é stato scelto un buon prosciutto crudo anch'esso della cantina di casa, con l'aggiunta di salame e " Alivi bianchi nsalamoria'", olive verdi salate nei tipici vasi di terracotta (à giarra) che Completano il piatto con colori naturali e genuini, e delle mozzarelline provenienti da un bravo produttore vicino a Grisi. Verdissime foglie di lattuga biologica, ovviamente propria produzione, completano la magia di sapori e colori tipici che sollazzano il palato dei commensali.

Nel frattempo alle ultime preparazioni viene stappato, un ottimo Vino Riserva (D.O.C Monreale,territorio la cui area geografica Grisì ne fa da cuore) un rosso Merlot, stappato per tempo affinchè possa ricevere il giusto grado di ossigeno prima di essere consumato.

Ma è giunta l'ora di sedersi a tavola e degustare le pietanze preparate.
Il primo piatto, ravioloni con ripieno di carne e funghi, anch'essa in salsa a base di funghi aromatizzata con pepe e prezzemolo (U pitrusinu), Con una spruzzata di formaggio grattuggiato (cascavaddu).
Ed ecco tutti pronti per augurarsi un buon appetito e buon Anno!

Quando la brace è ardente il capo famiglia a sua volta surriscaldato da un bel bicchiere di vino è pronto à mettere su la griglia con gli spiedini di carne ( I spitini), freschi di macello, aromatizzati con le foglie di alloro e le cipolle (cipuddi ru Strasattu) Ripiene di prosciutto e formaggio.
Le lattughe si uniscono ai finocchi ed i pomodorini che, insieme ai Cardi (carduna), I broccoletti ( vrocculi) in pastella e fritti e i pomodori secchi (pumaroru Sicco) Ripieni di mollica rosolata in padella con l'olio di oliva, completano il secondo piatto.

Il pane di sicuro non manca anche se In questi pranzi se ne consuma poco.



Alla RIGOROSA tradizione fin qui descritta non manca un pizzico di internazionalità garantita dalla presenza irrinunciabile dell'ananas che mescola il suo inconfondibile profumo e sapore, con i mandarini e i mandaranci (I Mannarini e mannaranci) ppena raccolti nel giardino di campagna consumati in abbondanza.

Forse a questo punto sì è già sazi, ma anche se con fatica, si trova  uno spazio al dolce. La pignoccata (a pignulata) è la regina dei tipici accompagnata da un  profitterols e il panettone classico.
Quest'anno è stata aggiunta l'uva passa (passula) Che ci è Stata gentilmente regalata da Alcuni amici Produttori del famoso Passito di Pantelleria.


Ha un da concludere il pranzo dopo il classico caffé della caffettiera, arriva l'ammazacafè: una grappa di vinacce fermentate di Nero d'Avola del 2006, ovviamente prodotta nel piccolo di Alambicco privato.
La tradizione vuole che finito il pranzo si passa il resto della giornata con una sana giocata a carte Continuando uno stuzzicare il palato con futta secca (u scacciu).


Con Questa umile descrizione Buongiorno  Grisi  ha voluto trasmettere a voi lettori il calore ed il senso dalla famiglia in un contesto puntato alle tradizioni e origini così come lo si vivono a Grisi Nelle occasini di festa.



1 commento:

sirclick ha detto...

quannu ti ricinu 'nca sì bravu, significa 'nca si veru bravu! ma bravu però!