Anche in questo caso Buongiorno-Grisì ha voluto, con questo argomento, esaltare le peculiarità che circondano
Grisì (frazione di Monreale ); uno dei
soli tre centri abitati con , S.Cipirello, S.Giuseppe Jato
che ricadono totalmente all’interno del bacino idrografico del Fiume Jato,( la valle dello Jato,area rossa sulla cartina), localizzato nella porzione occidentale della Sicilia settentrionale ed occupa una superficie complessiva di 195 km2.
Il bacino ha una forma allungata in direzione NW – SE
I paesaggi dominanti sono due:
uno prevalentemente collinare che caratterizza il bacino dalla sua porzione
meridionale (le colline di Camporeale), ove il maggiore rilievo presente è quello di Monte Spezzapignate (610 m s.l.m.), fino alle falde della Dorsale Kumeta ad Est e i monti che costituiscono gli spartiacque orientale e
settentrionale;
uno prevalentemente montuoso caratterizzato da aspri rilievi, fra i quali spiccano le cime de La Pizzuta (1.333 m s.l.m.), del Monte Maja e Pelavet (1.279 m s.l.m.), del Pizzo della Nespola (1.086 m s.l.m.), del Monte Signora (1.131m s.l.m.origine di sorgenti d'acqua che
approvigionano Grisì) e del Monte Matassaro Renna (1.131 m s.l.m.).la restante parte si completa con la piana di Partinico.
Dalle colline di Grisì, si origina fino alla parte terminale dello Jato e vi scorre parallelamente un affluente che , impostandosi con iniziale andamento dendritico su terreni argillosi, poi rettilineo sulle litologie a comportamento marnoso dei Valloni Ciurro Murro e Passarello; in località Pantalina confluisce nello Jato.
La maggior parte del territorio della valle dello jato viene sfruttata per
coltivazioni di vario genere, Mosaici colturali nell’ordine del 63.32%, in diverse parti pari all’ 11.01% le
zone adibite a vigneto,ed all’ 0.68% ad
oliveto percentuali in cui rientrano le coltivazioni di Grisì.
Geologicamente,Lungo i pendii detritico-argillosi del Monte Jato, in prossimità dei paesi di San
Giuseppe Jato e San Cipirello, in corrispondenza di C.da Traversa alle pendici diMonte Pagnocco, C.da Feotto, C.da Perciana, C.da Tornamillo – Roano, nelle
pendici settentrionali di Cozzo Salto (Camporeale), C.da Percianotta, C.da Pernice,
C.da Iannuzzi – Cozzo Muffoletto, Monte Fanuso, nelle pendici settentrionali di Monte Castellaccio (Grisì), nelle pendici meridionali del Monte della Fiera, c.daLavatorello, c.da Casale, c.da Bottino-Ferricini, cozzo Belliemi, Masseria Jato, Case Vaccaio, Mulino Giambascio, si osservano dissesti diffusi rappresentati da
deformazioni lente, più o meno superficiali, di cui allo stato attuale soltanto alcuni mostrano segni di attività.
I Territori comunali che comprendono il bacino dello jato sono: Balestrate (foce), Camporeale,Partinico, Piana degliAlbanesi, S.Cipirello, S.Giuseppe Jato il Comune di Monreale presente oltre che con un vasto territorio, anche con il cetro abitato di Grisì, esso ha una superficie di 106.96 Kmq è quello che occupa la maggiore superficie comunale all’interno del bacino del Fiume Jato.
La morfologia del territorio è molto varia, in quanto sotto la giurisdizione del comune di Monreale ricadono:
•
aree montuose (M. della Fiera, Pizzo Nespola, Pizzo Mirabella, Cozzo Fratantoni, M. della Signora, La Pizzuta e M. Pagnocco - M Jato) caratterizzate da rilievi carbonatici (Unità Imeresi e Trapanesi) che raggiungono e superano i 1000 metri di altitudine, con morfologia aspra ed accidentata.
• aree collinari e subpianeggianti costituite da termini litologici plastici quali le argille, le marne e la porzione pelitico-sabbiosa dei conglomerati delle formazioni del complesso argilloso.
Nel territorio nell’ambito dei 49 dissesti censiti, sono stateindividuate 3 classi di pericolosità.
In prossimità del centro abitato di Grisì, in corrispondenza di due impluvi a sud del
nucleo abitato, sono state delimitate due aree a franosità diffusa (043-6MO-0036,043-6MO-0037).
Come havete letto nell'articolo Grisì, s’inerpica sul monte...... vi è l’invaso del Poma, situato ai piedi del monte Castellaccio nell’alta valle del fiume Jato in località C./da Lazzarola, esso
sbarra il fiume jato a circa 14 Km dalla foce sottendendo un bacino imbrifero di circa 164 km2 .
Lo sbarramento è costituito da una diga, del tipo in terra zonata con nucleo centrale di ritenuta inclinato: ha un’altezza massima di ritenuta pari a 53m ed il coronamento ha uno sviluppo di 375,5 m ed una quota di 199 m s.l.m..
L’invaso ha una capacità totale di circa 68 Mm3, ed una capacità utile di circa 68Mm3 con livello a quota 195,60 m s.l.m..
- uno scarico di superficie, costituito da due gallerie indipendenti aventi diametro variabile (min. 6,00 m) con imbocco a quota 189,60 m s.l.m.regolato da due paratoie a settore di altezza h = 4 + 2 m e larghezza B =
13,00 m
- uno scarico di fondo realizzato in modo da consentire con il battente massimo il deflusso di una portata massima di 220 m3/s.
Oggi quest'opera artificiale si integra perfettamente con il luogo dove è ubicata presentando una suggestiva senzazione di benessere per chi ne osserva la sua vastità nel 1994 l'area è stata individuata come Oasi di protezione e rifugio della fauna con decreto assessoriale Regione Sicila.
Tratto dal Piano per l’Assetto Idrogeologico P.A.I. avviato, dalla Regione Siciliana,"RELAZIONE ANNO 2005".