domenica 18 ottobre 2009

Grisì, s’inerpica sul monte Campana o Castellaccio ai cui piedi nel lato opposto si trova il lago Poma.

E proprio vicino a Grisì l'incontaminato lago recentemente diventato famoso perché, trampolieri, cicogne ed altri esemplari della fauna aviaria di passo ,affollano il lago verso la fine di settembre.

IL Lago Poma è un lago artificiale situato a circa 8 chilometri da Grisì, realizzato mediante la costruzione di una diga sul fiume Jato, in un una zona ricca di acqua nella quale in passato erano presenti mulini e impianti per la lavorazione della canapa e del lino, di cui esistono ancora oggi tracce in diverse zone.
L'Invaso ricadente nel territorio dei Comuni di Partinico, Monreale eSan Giuseppe Jato fu costruito dal 1963 al 1968 e dato in gestione all'E.S.A. ha una superficie di 163,6 ettari ed una capacità di 72,5 milioni di metri cubi di acqua. E’ in questo periodo uno dei più grandi invasi in Sicilia, esso consente l'irrigazione di circa 9000 ettari di terreno coltivato della piana di Partinico, e contribuisce inoltre all'approvvigionamento potabile della città di Palermo e di alcuni paesi della fascia costiera .

Nasce nei primi anni 60, dopo una lunga serie di lotte capeggiate dallo scrittore e sociologo Danilo Dolci.

Nel 1994 l'area è stata individuata come Oasi di protezione e rifugio della fauna con decreto assessoriale e con la finalità di favorire e promuovere la conservazione, la protezione, il rifugio, la sosta e l'irradiamento naturale della fauna selvatica. L'area così individuata ha una superficie di 580 ettari ed è gestita dalla ripartizione faunistico-venatoria di Palermo.
Vige il divieto di caccia è sottoposto a protezione, è precluso all’esercizio venatorio da qui la definizione d’Oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica.........
L'area compresa tra il perimetro dell'oasi e le sponde del lago è attualmente affidata in gestione all'Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Palermo che in questi anni ha effettuato interventi di rimboschimento con l'impianto di specie quali l'Eucalipto, il Pino d'Aleppo, il Pino domestico, il Cipresso comune e il Cipresso argentato.

La flora presente all'interno dell'invaso, oltre alle specie trapiantate dalla Forestale, è costituita dalla vegetazione delle comunità alveo-ripariali tipica della nostra zona: la cannuccia (Phragmites comunis), il giunco (Schoenoplectus lacustris), la canna (Arundo donax) e il pioppo nero (Populus nigra). Sono presenti inoltre il Frassino, la Palma nana, l'Olivo selvatico, il Pero selvatico, il Biancospino e il Mirto.

Il Lago Poma rappresenta un luogo di transito e di svernamento di varie specie di uccelli. Nel periodo invernale svernano nel lago il Fischione, il Germano reale, il Codone, il Mestolone, l'Alzavola , la Marzaiola, il Moriglione, la Moretta, la Volpoca, l'Oca selvatica, lo Svasso maggiore, lo Svasso piccolo, la Folaga, l'Airone cenerino, la Garzetta, l'Airone bianco maggiore e il Cormorano.

Nei prati circostanti si possono osservare numerose le Pavoncelle. Nidificano nella zona il Pendolino, piccolo passeriforme che costruisce un nido
particolare è presente anche il coniglio .
Tra i rapaci stazionano nell'area il Falco pellegrino, la Poiana e il Gheppio. Durante le migrazioni si possono osservare nei pressi del lago la Cicogna bianca, il Falco pescatore, il Mignattaio, l'Airone guardabuoie la Nitticora.
Gli alberi sulle rive del lago sono spesso utilizzati come dormitorio dai Cormorani che in periodo invernale, nel tardo pomeriggio si spostano da altri laghi come ad esempio il lago Arancio, per passare la notte al lago Poma e ritornare ai luoghi di provenienza il mattino successivo.

E' intenzione di Buongiorno Grisì con una probabile collaborazione con la lipualcamo promuovere punti di osservazione in questo suggestivo paesaggio che circonda Grisì.
Le foto dei link sono d'esempio, ci auguriamo già da domanidi riportarne alcune immortalate sul Lago poma. 

Foto post di S.Clemente,R.D'angelo ;nei link, rispettivamente sottoriportati, i proprietari.

1 commento:

sirclick ha detto...

Forza con i puntidi osservazione, ma anche una pista ciclabile, punti di ristoro pic nic, debitamente attrezzate con panchine, tavoli e servizi igienici. Non sarebbe male penzare ad una ricettività turistica di grosso calibro.Tutte entrate nelle casse della Regione!