sabato 23 ottobre 2010

Grisì, la pasta di mandorle, le formine e la frutta martorana.

Quando vicini all'inoltrarsi del mese di Novembre;
   a Grisì  si comincia a pensare anche alla preparazione della pasta di mandorle tradizione oramai diffusa in tutta la Sicilia attuata in occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti "i morti".
Questa una tradizione originata tanti anni fa da un convento nei pressi di Palermo dalle quali la pasta ne ha preso il nome "Martorana".
Le  suore di clausura preparavano dei dolci di marzapane per la commemorazione dei defunti, dandovi la forma di frutta e verdure da  farla sembrare vera. 
 La pasta di mandorle si prepara con mandorle finemente triturate unite allo zucchero così detto palpabile e aggiunta di miele. L'impasto viene amalgamato con albume d'uovo ed aromatizzato con fiori d'arancio e vaniglia.
Vi sono due diversi modi di preparazione: se l'impasto si prepara a freddo si ottiene la Pasta di Mandorle;
se si prepara a caldo, a bassa temperatura fino allo scioglimento dello zucchero ottenendo così il Marzapane.
Ingredienti:

1kg di farina di mandorle
1 kg g di zucchero
100 g di glucosio
coloranti per dolci
gomma arabica ( per lucidare)

"Proprio il 2 Novembre cade in Sicilia una ricorrenza che ha un valore culturale e rituale del tutto particolare: il giorno dei morti. Nel giorno della solenne commemorazione dei defunti i siciliani sono soliti andare a visitare le tombe dei propri cari defunti,e i cimiteri si riempono così di fiori e persone in preghiera.

Nella notte tra l'1 ed il 2 novembre si racconta infatti che le anime dei morti possano tornare nelle loro case a trovare i propri cari in vita portando ai bambini dei doni.I morti lasciano la loro dimora e scendono in città a rubare ai più ricchi pasticciceri e mercanti doci,vestiti,giocattoli nuovi,con l'intenzione di donarli ai fanciulli loro parenti, che siano stati buoni nell'anno e li abbiano devotamente pregati, c'è chi lascià sui davanzali un cero acceso, per far luce ed accoglierne il passaggio. La festa ha un origine e significato che si collegano certamente ad antichi culti pagani e al banchetto funubre un tempo comune a tutti i popoli indo-europei ,di cui si ha ancora un ricordo nel "consulu siciliano"(era il pranzo che i vicini di casa offrivano), dopo che il defunto era tumulato, ai parenti che avevano trascorso il tempo a vegliarlo.
In questi giorni le città si riempono cosi di fiere e mercati dove è tradizione acquistare i regali e che si svolgono in morte parti della Sicilia.
I regali vengono poi tradizionalmente nascosti in casa e trovati dai bambini, al mattino presto, con una sorta di caccia al tesoro.
Oltre a giocattoli, esiste l'usanza di regalare scarpe nuove tavolta pieni di dolcetti, come i particolari biscotti chiamati ossa di morto e la frutta secca, biscotti e cioccolattini, la frutta di martorana e i pupi di zucchero.
Fonte : Gazzetta del sud "

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