sabato 7 novembre 2009

Il “Punteruolo rosso della Palma”


La piazzetta San Nicola, qui vediamo una delle due palme che sono state impiantate in occasione della realizzazione della stessa, sono le uniche palme con queste dimensioni di proprietà comunali; altre esistono ma di proprietà di privati.


Belle no!? danno sempre un effetto d’impatto ornamentale non indifferente.

Ma siamo sicuri che non siano malate? siamo sicuri se non sono state attaccate dal parassita per eccellenza che in poco tempo le compromette a livello salutare in maniera irreversibile?

Probabilmente a ognuno di noi è capitato di aver sentito dire del punteruolo rosso, di aver visto in altre città secolari palme, che anno dominato da sempre quel contesto paesaggistico, completamente stroncate con l’apparato fogliare secco ed afflosciato.

Ma come si fa a riconoscerne il sintomo dell’inefestazione? I sintomi riscontrati su Phoenix canariensis , talvolta di notevole interesse storico, inizialmente sono a carico delle foglie apicali: vista in lontananza la palma mostra asimmetrie della cima o soltanto erosioni del margine fogliare . Successivamente l’intera cima si piega, afflosciandosi su se stessa e la pianta sembra a distanza come capitozzata. Da vicino la cima appare fortemente danneggiata e in avanzato stato di marcescenza. In seguito all’avanzare dell’attività di nutrizione delle larve, l’intera chioma apparirà con tutte le foglie ripiegate verso il basso. Le palme in questo stadio d’infestazione sono già irrimediabilmente compromesse. A terra si possono rinvenire foglie con la base interessata da gallerie e rosure, provocate dalle larve del punteruolo nonché bozzoli, della lunghezza di 4-5 cm e dall’aspetto di piccole noci di cocco, e infine adulti.

Diverse azioni sono state intraprese per far fronte a questo problema e stato perfino dato lo stato d’emergenza .

Morale della favola è: sono stati adottati provvedimenti preventivi per evitare lo spiacevole episodio di vedere sparire le due uniche palme della piazzetta San Nicola di Grisì?


Alcune informazioni sono state prese come base di spunto da: Assessorato Agricoltura e Foresta Regione Sicilia.

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