lunedì 21 dicembre 2009

Dolce tipico Siciliano Grisì.I Cucciddata.

I Cucciddata
Ecco i tipici dolci Siciliani ripieni di impasto di Fichi essiccati al sole d'agosto a Grisì "in dialetto Chiappari o chiappi ri ficu" con Mandorla locale tostata, Zuccata prodotta de zucchine candite "in dialetto Cucuzzata", Cioccolato fondente a scaglie.
L'usanza a  Grisì è quella di preparare questo dolce nell'immediata vicinanza del Natale che servirà per il consumo e per allietare le tavole bandite a festa delle festività natalizie e di fine Anno.



Buongiorno-Grisì Ha voluto in questo post dare una breve descrizione sul procedimento adottato per la preparazione di questo Tipico Dolce Siciliano, riportando le foto dei vari passaggi effettuati per la preparazione.Come si può ben vedere oltre all'antica ricetta vengono utilizzati gli originali strumenti che un tempo erano di uso quotidiano: infatti possiamo vedere che il piano di  lavorazione viene realizzato con l'ausilio di due sedie  che fanno da sostegno ad una larga tavola in legno opportunamente lisciata e sagomata, in dialetto chiamata "u Scanaturi"; si utilizzano le sedute delle sedie come appoggio dell'"u Scanaturi", in quanto posizionano il piano di lavoro ad un livello più basso rispetto a quello di un tavolo. Ciò permette alla massaia, di eseguire con una forza maggiore, le operazioni di impasto sincronizzando in maniera naturale braccia mani e corpo. In un secondo tempo, tra l'altro le sedie saranno utilizzate per sedercisi e fare materialmente I Cucciddata.
 


Mentre viene preparato l'impasto con la farina, in cucina ci si appresta alla preparazione del ripieno che come anticipato sarà di Fichi appassiti al sole triturati con l'aggiunta della Zuccata "a Cucuzzata", nel frattempo le mandorle si sono tostate al forno ed ancora profumanti si frantumano e uniscono all'impasto.

Viene tutto ben amalgamato e dopo aver aggiunto le scaglie di cioccolato fondente ed assaggiato l'eccezzionale preparato, le massaie si preparano a sedersi con "u Scanaturi" sopra le ginocchia  dando inizio alla stesura della pasta che poi aggiunto il ripieno viene richiusa dando vita ai Cucciddata.




Dopo averli sfornati dal forno scaldato dal fuoco della legna recuperata da ceppi di vite locale,




viene preparata la glassa con zucchero al velo, albume d'uovo,  una strizzata di limoni di Sicilia e la si spalma sul Cucciddatu. Il suo compito oltre che di rendere ancora più gustoso u Cucciddatu sarà quella di preservarlo nella sua durata dal punto di vista della fragranza.

Servirà inoltre anche da collante per l'ultimo tocco di dolcezza che è la scaglietta di cioccolato.
Il resto lo si  lascia immagginare al lettore.

2 commenti:

sirclick ha detto...

troppu ruci!!! e s'unsi mancia a panza ecca vuci!!!

sirclick ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.